Lyon, 27 gennaro 1516

Francesco Vettori a Lorenzo de’ Medici

Il Cristianissimo si partì da Susa in poste, e venne a Tallart, e poi a Sisteron, dove trovò la Regina e la madre, e di quivi di compagnia sen’ andorono a la Baume e a Marseille, e al presente, secondo dicono questi che passono qui, si trova a Aix, e non vuole fare faccende, in modo che quasi tutti quelli che erono in sua compagnia si sono partiti, e passati di qui e iti a loro castelli. M. di Tricarico ha scritto al gran mastro se gli pare dobbiamo andare, e secondo la risposta ci governeremo.
   Per l’altre mie ho detto che li Svizzeri erono nel medesimo termine che quando vostra signoria partì da Milano, e quà mostrono averne buona speranza; e, quando passammo a Chambéry, il generale de Languedoc disse che aveva la conclusione di otto Cantoni, e che, intra due dì, aspettava la ratificazione del resto o almanco di due, e aveva quivi i danari per mandarli subito; è sparsa di poi voce qui che dieci Cantoni hanno ratificato, e che hanno avuto ducati cento cinquanta sette mila per la rata tocca loro, ma non esce di luogo che io vi presti fede.
   Una cosa si può affermare per certa che il Re di Francia ha necessità posare con loro, perchè donò assai e spese nella sua coronazione, e la guerra che ha fatta in Italia gli costa uno tesoro, e molto più che non si crede, e ha consumato tutte le taglie ha poste, e presso a uno milione di ducati in su quelle ha a porre per lo avvenire. E nostri mercanti di danari prestati hanno avere da questi generali, secondo dicono, scudi dugento mila, e dalli argentieri, che sono quelli che levono le rate per la corte, più di cento; e i generali hanno fatto prorogare la fiera quindici giorni, come si dice, per vedere di pagare questi mercanti; che insino el Re di Francia non e stato nel regno, non si sono potuti ordinare; e qualcuno dice che prolungheranno il pagamento a una altra fiera, e vogliono sopportare lo interesse, manco di questi quindici giorni; e si vede molto bene che, volendo il Re di Francia seguitare nel donare e mantenere le pensioni ha promesse, se avessi a stare in guerra, bisognerebbe entrassi in grandissimo disordine.
   Il Re d’Inghilterra, come è per altra scritta, ha provvisto uno suo oratore, che è appresso l’Imperatore, di ducati cento venti mila, che si crede abbino a servire li Svizzeri, se non si vorranno accordare con il Re di Francia, e, desiderando ridurre il Re di Francia a ciò, non lo possa impedire.
   Come siamo dove sia la corte, mi sforzerò scrivere a vostra magnificenza qual cosa più particulare, e....... di Sua Maestà, il Re di Spagna che mi dicono sta con la medesima indisposizione del corpo; ma pare abbi inclinazione alla guerra....... verso questi confini dove si veggono segni di potere credere abbi a succedere fatti. Alle parole di questi mercanti non si può prestare tanta fede che in su quelle si possa fare giudicio.
   Il Re di Navarra ha tre figlie, e la maggiore ha anni venti, l’altra diciassette in circa; e sono belle secondo dice....... che afferma averle viste; la minore è di poca età; lui è povero, che non gli resta se non una piccola parte del regno di qua da’ monti, che il Re di Spagna non gli potette torre. È vero che M. d’Albret, suo padre, che è molto vecchio, si trova di gran denari, ma in vita sua sarà impossibile che il figliuolo sene vaglia.