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Roma,
24 febbraio 1516
Episcopo Tricaricensi. Nomine Cardinalis de Medicis.
N. Sr partì di Firenze a’dì 19, come vi scrivemo
per le ultime nostre de’ XVIII; et questo dì, per gratia
di Dio, siamo giunti qui a salvamento, con animo di essere a Roma, giovedì
prossimo.
El
reverendissimo Cardinale di Sancto Pietro ad vincula non è stato
in quel termine che vi e suto decto, anzi sta a lo usato o meglio; et
quando fussi venuto il caso, haremo facto per la S. V. come per fratello;
et N. S, atteso le bone qualità vostre et lo amore che vi porta,
crediamo vi harebbe consolato. Benchè conosciamo essere superfluo
rachomandarvi le faccende del reverendissimo Cibo; nondimeno, perchè
N. S. ce lo ha commesso, vi diciamo per parte sua, che in quello potrete
favorire le cose del prefato Reverendissimo apresso del Cristianissimo
o del Duca di Savoia, ne facciate l’opera come faresti per le cose
vostre, e secondo sarete ricerco da l’homo suo. Et così vi
rachomandiamo el signore Lorenzo suo fratello in quello che li achadessi,
et maxime in rachomandarlo al Cristianissimo per parte di N. S., hor che
si ha ad fare el ruotolo.
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