Roma, 9 aprile 1516

Episcopo Tricaricensi. Nomine Cardinalis de Medicis.

N. S. ha visto quanto la S.V. scrive circa a lo oratore del Cristianissimo venuto di Fiandra, et vorrìa fussi vero che quello Re nuovo si contentassi di fare vedere veramente le ragioni de li regni di Novara et Napoli, et si ralegrerrebbe d’ogni acquisto et bene de la Cristianissima Maestà. Ma crede che tucte queste sieno parole et ius ficationi, et che il nuovo Re non li mostrerria un merlo di quello Reame. Questa è la opinione di N.S., che liberamente li è parso significarlo, perchè lo facciate intendere al Re, con quella securtà che fa patre a figliuolo. A le querele che ha facto quel Principe, che il Cristianissimo si havea diviso el regno di Napoli con N.S.; noi siamo certi che Sua Maestà harà facto una resposta prudente, et senza carico alcuno di Sua Beatitudine, atteso la buona mente di Sua Maestà. Quanto a lo imbasciatore che la S. V. scrive essere in Fiandra, et che fa maio offitio ec.; Sua Beatitudine si maraviglia, perchè non vi ha homo alcuno; perchè il Vescovo Theatino che era in Inghilterra, sono parecchi mesi che hebbe licentia di tornarsene, nè mai poi se li è scripto nè ha facto faccende di N.S. Et vi si debbe forse trovare; ma è senza titulo o commissione di Sua Santità, come privato vescovo et subdito di quello Re, col quale pare si sia acconcio. Se già non intendessino di messer Ciecchotto, che portò la rosa al Principe l’anno passato, et forse può essere anchora lì, et non ha mai negotiato altro. Pure, per essere Ciecchotto l’homo de la quali à che è, et a V. S. noto, non replicheremo altro, se non che doverria etiam essere conosciuto da lo imbasciatore di Francia et non generare suspecto. Voi, che havete notitia di lui, date ad intendere le condictioni sue, et levate lor questa et ogn’altra ombra che potessino havere; perchè il Cristianissimo non può essere sì grande che N.S. non lo desideri maggiore, et per lo amore che Sua Santità li porta, et per la securtà di questa Sancta Sede. Noi ve lo havemo scripto più volte, et non vorremo di questo bono animo di N.S. horamai più si dubitassi.