Roma, 30 aprile 1516

Episcopo Tricaricensi. Nomine Cardinalis de Medicis.

Habiamo parlato con N.S. circa a le facultà che la S.V. desidera li sieno revalidate. Troviamo che Sua Santità le ha revocato unversalmente a tucti e Nunci et ad ogni altro che in qualunque modo l’havea, et anchor a’Cardinali. Et la cosa è tanto fresca, che non li pare poter disfare cosi di proximo quello che ha facto. Et la causa è suta, che li offitii et le faccende sono ite in grande declinatione, et tucta la Corte exclamava che il male procedeva da tante facultà concesse. Et adiungendosi di poi le guerre et qualche altro sospecto, sarebbono tanto piu ruinati. Et portqando questa cosa quanto intende la S.V., non solo per lo utile che ne perviene a N.S., quanto per la satisfactione de lo universale, si è preso questo remedio. Et come diciamo non si sono levate a voi solo, ma essendo generale, no fi puo dare carico o fare vergogna alcuna, che si intende non e facta per torre a V.S. Quanto a lo utile, N.S. vi ordinerà la provisione che potrete conservarvi; et di questo non si mancherà. Et siate certo che a Sua Santità duole el dispiacere che ne havete preso; ma vi concosce anche tanto prudente et desideroso di servirla, che lo spoorterete patientemente, havendole levate a tucti li altri et maxime a Cardinali che vi sono superiori. Noi per satisfarvi, ci siamo messi più volte ad parlare di questa materia a N.S., et non abbiamo potuto trarne altro constructo. Et la cosa è tanto nota et tanto publica, che non potrà torvi costì la reputatione, et il modo di servire Suat Santità, perche si vede non è facta per non stimare la S.V. N.S. ha preso piacere de la resposta vi ha facto el Cristianissimo et Madama, circa a le cose de la Madama quì; et quando Sua Excellentia vogli seguitare el consiglio loro, di rimettersi a lo arbitrio di N.S., molto più si farà per lei che il tenere de’ modi che ha dimonstro insino a quì. Perchè a Sua Santità non mancherebbe de’ remedi per la iustitia. Crediamo che le lettere del Cristianissimo et de la Matre non sieno anchora comparse, perchè lei anchora sta obstinata, benchè lo reputiamo da quelli sui ministri che li sono d’intorno. Parltene di nuovo con la Maestà del Re et con Madama, ricrcandogli che voglino replicare per nove lettere quello che vi dissono voler scrivere, et maxime perchè lei dice aspectare resposta di Francia, et che farà quanto di là li sarà ordinato. Fate questa opera caldamente, et advisate del sequito.