18 Ottobre    Episcopo Sibinicensi et Francisco Victorio. Nomine Cardinalis de Medicis

Noi vi habbiamo facto la alligata perchè possiate monstrarla, se così vi parrà expediente. Questa terrete apresso di voi, et vi servirete di intendere lo animo di N.S. in quello che accadessi. Preme a Sua Santità mirabilmente questo partito, come vi si dice ne la lettera, ma non vorria già la donna senza la dote; et in questo bisogna che voi adoperiate la induxtria et prudentia vostra di tirare la cosa più alto che si può. Et essendo questa de la più care cose che habbi il Cristianissimo ad maritare, doverrà, per honore suo et per acquistare in tucto N.S., darli dote con la quali si possi tenere honoratamente; et voi potrete porvi, che l’habbi qualche Stato et l’entrata d’un XX mila ducati, maneggiando la cosa con quella dextrezza che voi saprete. Et quando non si possi tirarla tanto, et fra quello li dessi el fratello et il Re ascendessi o fussi per fare una entrata di ducati X mila d’oro l’anno (chè con manco, in verità, male si potria tenere) et voi fermate et concludete; che così, per parte di N.S. et del Duca, vi commettiamo, migliorando più che sia possibile; et fatene honore al Duca, monstrando pigliare securtà in su la bona mente et servitù sua. Lo Stato che si havessi havere o comperare, a N.S. piaceria in Francia più che in altro loco, perchè sono cose secure et durabili; ma voi ve ne potrete servire con dire che il Duca vole, per ogni tempo, avere il core suo in Francia. Et advertite che la cosa non si pubblichi, quando non crediate che l’habbi effecto, sì per non restare delusi, sì etiam per havere noi qualche altra practica, che (se questa mancassi) non vorremo ci uscissi di mano. Et pero accennerete loro, che se non fussi per concludersi, non vogliono tenere suspesa Sua Santità, perchè non passeria senza carico loro et dispiacere suo di che voi ci adviserete subito, quando vedessi essere tenuti in parole. Non vi mandiamo el mandato del Duca da potere concludere, el quale sarà con questa; et per non sapere il nome de la Damisella, lo habiamo lassato in albis. Voi lo potrete mettere a punto, secondo sarà il bisogno. Et mandiamovi un’altra carta sottoscripta dal notaro, perchè, se pure fussi necessario, possiate farvi di sopra da uno de’ vostri fidati, distendere el mandato in quel dì, loco et testimoni che vedrete, el valervene al bisogno; et voi vedrete le cose procedere avanti. Et quanto a la persona di eleggere la prima o la seconda figliuola, noi di qua non havendo notitia, non possiamo farne electione. Ma voi, Francesco, che altra volta havete maneggiato et parlato di questo parentado, dovete essere informato qual sia meglio de le due; et poichè Madama ha decto, che non farà difficultà da la prima a la seconda, voi potete examinare et ragionare di quella che più vi piacie; et quando in questo articulo voi iudicassi che, volere la secunda, fussi per nascere difficultà o dilatione, prendete la prima. In caso pero che non vi sia difecto ne lo animo o nel corpo o deformità tale che meriti di interrompere parentado, tirate la cosa avanti senza perdere tempo, per quanto si expecta a voi; et quanto prima voi fermerete et assicurerete la cosa, tanto ci sarà più grato. Et per questo conto, se le altre cose fussino expedite et in ordine, non mettete tempo in mezo di scrivere o expectare resposta; ma stipulate concludete et advisate per corriero expresso. — Monsignore de la Motta è venuto qua, et si è monstro gentil signore et affectionato a le cose nostre. Farete di lui grata et bona relatione. E’bisogna che voi parliate a Madama di Nemors in modo che la intenda essere così el desiderio di N.S., che la aspecti sino a Pasqua questi pagamenti; perchè non passeria ogni molestia che la desse a Salviati, se non con danno, biasimo et dispacere di Sua Santità. Et essendo il tempo tanto breve, et havendo pure ricevuto infinite cortesie, non doverria farne parola. Parlatene a Sua Excellentia et a Madama, perchè, atteso la guerra passata, è impossibile ch’e Salviati li possino sborsare. Et rispondete quello harete facto, etc.