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Ottobre Episcopo Sibinicensi et Francisco Victorio.
Nomine Cardinalis de Medicis
Noi
vi habbiamo facto la alligata perchè possiate monstrarla, se così
vi parrà expediente. Questa terrete apresso di voi, et vi servirete
di intendere lo animo di N.S. in quello che accadessi. Preme a Sua Santità
mirabilmente questo partito, come vi si dice ne la lettera, ma non vorria
già la donna senza la dote; et in questo bisogna che voi adoperiate
la induxtria et prudentia vostra di tirare la cosa più alto che
si può. Et essendo questa de la più care cose che habbi
il Cristianissimo ad maritare, doverrà, per honore suo et per acquistare
in tucto N.S., darli dote con la quali si possi tenere honoratamente;
et voi potrete porvi, che l’habbi qualche Stato et l’entrata
d’un XX mila ducati, maneggiando la cosa con quella dextrezza che
voi saprete. Et quando non si possi tirarla tanto, et fra quello li dessi
el fratello et il Re ascendessi o fussi per fare una entrata di ducati
X mila d’oro l’anno (chè con manco, in verità,
male si potria tenere) et voi fermate et concludete; che così,
per parte di N.S. et del Duca, vi commettiamo, migliorando più
che sia possibile; et fatene honore al Duca, monstrando pigliare securtà
in su la bona mente et servitù sua. Lo Stato che si havessi havere
o comperare, a N.S. piaceria in Francia più che in altro loco,
perchè sono cose secure et durabili; ma voi ve ne potrete servire
con dire che il Duca vole, per ogni tempo, avere il core suo in Francia.
Et advertite che la cosa non si pubblichi, quando non crediate che l’habbi
effecto, sì per non restare delusi, sì etiam per
havere noi qualche altra practica, che (se questa mancassi) non vorremo
ci uscissi di mano. Et pero accennerete loro, che se non fussi per concludersi,
non vogliono tenere suspesa Sua Santità, perchè non passeria
senza carico loro et dispiacere suo di che voi ci adviserete subito, quando
vedessi essere tenuti in parole. Non vi mandiamo el mandato del Duca da
potere concludere, el quale sarà con questa; et per non sapere
il nome de la Damisella, lo habiamo lassato in albis. Voi lo
potrete mettere a punto, secondo sarà il bisogno. Et mandiamovi
un’altra carta sottoscripta dal notaro, perchè, se pure fussi
necessario, possiate farvi di sopra da uno de’ vostri fidati, distendere
el mandato in quel dì, loco et testimoni che vedrete, el valervene
al bisogno; et voi vedrete le cose procedere avanti. Et quanto a la persona
di eleggere la prima o la seconda figliuola, noi di qua non havendo notitia,
non possiamo farne electione. Ma voi, Francesco, che altra volta havete
maneggiato et parlato di questo parentado, dovete essere informato qual
sia meglio de le due; et poichè Madama ha decto, che non farà
difficultà da la prima a la seconda, voi potete examinare et ragionare
di quella che più vi piacie; et quando in questo articulo voi iudicassi
che, volere la secunda, fussi per nascere difficultà o dilatione,
prendete la prima. In caso pero che non vi sia difecto ne lo animo o nel
corpo o deformità tale che meriti di interrompere parentado, tirate
la cosa avanti senza perdere tempo, per quanto si expecta a voi; et quanto
prima voi fermerete et assicurerete la cosa, tanto ci sarà più
grato. Et per questo conto, se le altre cose fussino expedite et in ordine,
non mettete tempo in mezo di scrivere o expectare resposta; ma stipulate
concludete et advisate per corriero expresso. — Monsignore de la
Motta è venuto qua, et si è monstro gentil signore et affectionato
a le cose nostre. Farete di lui grata et bona relatione. E’bisogna
che voi parliate a Madama di Nemors in modo che la intenda essere così
el desiderio di N.S., che la aspecti sino a Pasqua questi pagamenti; perchè
non passeria ogni molestia che la desse a Salviati, se non con danno,
biasimo et dispacere di Sua Santità. Et essendo il tempo tanto
breve, et havendo pure ricevuto infinite cortesie, non doverria farne
parola. Parlatene a Sua Excellentia et a Madama, perchè, atteso
la guerra passata, è impossibile ch’e Salviati li possino
sborsare. Et rispondete quello harete facto, etc.
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