|
|
Baldassare
Turini writing from Rome to Goro Gheri in Florence
(ASF,
MAP filza 144, doc. 28)
16
Feb. 1518
Reverendo
monsignore Ghoro mio honorato salutazioni. Hiersera ricevvi lettere vostre
del xiij con l’alligate della excellentia del Duca, per le quali
Nostro Signore et Monsignore Reverendissimo sono restati advisati della
arrivata costì di Monsignore di San Memo et delle careze et amorevoli
demonstrationi che la excelletia del Duca ha usato verso di lui et hanno
hauto charo li advisi del ritratto che sua excellentia ha hauto da epso
et per honorarlo come si conviene N.S. ha facto metter in ordine le stantie
di Monsignore Reverendissimo di Cibo qui in palazo et provisto del victo
per infino che ci starà. Dite a sua excellentia che N.S. non farà
deliberatione alcuna di queste cose che lui vuol domandar per infino alla
venuta sua qua et io non li scrivo altramente perchè non ci è
cosa degna di lei.
Questa
matina N.S. ha dato desinar al signore Alberto et alla moglie qui in palazo
dove torno hiersera et adecto pranza vi sono stati xi cardinali cioè,
Medici, la Valle, Colonna, Rossi, Cortona, Santa Maria in Portico, Orsino,
Cesarino, Salviati, Ridolphi et Trivulzio, et dopo questi Reverendissimi
sequitavano li infrascripti cioè, lo Imbasciatore di Spagna, Don
Pietro Durca, la Costanza de’ Salviati, che’tutta matina fu
intra tenuta da dicto Don Pietro, lo Imbasciatore di Portugallo, la Donna
del Conte Aniballe, et la del Signore Octavio Ursino, Madama Magdalena,
Madama Lucrezia, el Conte del Anguillara et Signore Gia’ Currado,
Lorenzo Salviati, Piero de’Pazi et Simone Tornabuoni, et la sposa
sedeva tra N.S. et Monsignore de’Medici et lo sposo dal lato di
fuori dirimpetto alla sposa. Et v stato un bel pasto et durò circa
due hore et dopo desinar si e facto qui insula piaza di San Piero una
baiata duna scaramuccia del Tinore che per li alligati Capitoli potrete
vedere et questa sera el Cardinale Ursina fa una bella cena dovè
sono molti Cardinali et molte gentildonne Romane. In Monte Giordano et
quivi si consuma el matrimonio che buono pro faccia alcuno et al’altro.
Queste baiate vi scrivo perchè voi ne posiate videre et farne parte
se vi parerà a la excellentia del Duca et ala Signoria di Madonna.
Questa
sera sono venute lettere di Spagna le quale io non ho ancora viste, ma
dicono che non ci è cosa che importi, nondimeno vedrò di
haverne una copia et manderovela.
Monsignore
Goro, con questo cavallo vi mando una cassetta rinvolta con uno incerato
che va a Pescia ad miei fratelli con le alligate lettere alle quale vi
priego vogliase far buono recapito et perchè noi siamo in su la
sera del Carnevale mi perdonerete se non son più lungo et a vostra
signoria mi racommando.
Roma,
die xvi febre. M.D. xviij
Signor
Baldassare [Turini] de’Piscia.
|