|
|
Parigi,
14 decembre 1518
A Goro Gheri
Reveren.
Dne fr. carissime. Da poi che io scrissi le ultime a V.S. di 8 ho ricevute
le sue di 5 insieme con quelle di Mons. Reverendissimo et gli avisi etc.
Alle quali non rispondo altramente hora perchènon ho tempo, remettendomi
a quanto harete veduto nelle predette mie ultime, et ancho alle prime
che io scriverrò. Faccio sol questi pochi versi a S.S.R.ma che
sarà con questa, per avisarla, come vedrete, delle cerimonie usate
fin qui con gli Amb.ri d’Inghilterra, et a V. S. per Ill.mo S. Duca,
io non starò mai du buona voglia et però la priego sia contenta
di tempo in tempo tenermi avisato d’ogni suo miglioramento accertandola
che non mi può far nessuna cosa più grata di questa. Quanto
a quel che io ho a far col Christianissimo per tenerlo ben qualificato
et ben contente dell’animo, della servitù et delle opere
del S.or Duca non accade che io dica altro a V. S. perciochè et
da quel che io ho fatto, et da quel che io farò prima che io parla
di qua, mediante la verità della ottima et affettuosa servitù
et dispositione di S. Ex. verso di S. M.tà, spero con la gratia
di Dio rimarrete ben satisfaiti et ben consolati. Io non ho cenno che
il Re pigli in sè la lite che ha mossa contra il D.ca nostro Mons.
di Borbon come scrissi voler far i dì passati per ciò che
Franc.co Nori mi dice che lui vuol prima intendere qua da homini dottissimi
le ragion nostre et trovando quelle esser buone non gli par di cercar
si faccia altra remissione.
Priego V. S. mi racc.di al S.or D.ca et
a tutti.
Di Parigi alli XIIII di Xbre 1518.
Fr.
B. Card. S. M. in Por.
(Retro)
Reverendiss. Dno Goro Gherio Electo Phanen. uti fri car.mo Florentie
|