San Germano, 7 aprile 1519

A Goro Gheri

Reverendiss. Dne fr. Car.me.
     Con la nova dello haver partorito la Regina un figliol maschio scrissi al primo di questo a V.S. et alligate li mandai lettere mie al R.mo Mons. nostro.
     Da V.S. dopo quelle de’ XXIIII non ho lettera alcuna di che mi maraviglio et dolgo, non però per altro se non perché vorei, se possibil fusse, ogni giorno haver lettere da V.S. per intendere il ben stare dello Ill.mo S.or Duca et della S.ria di Madonna, come quel che desidero la sanità et il ben loro non punto men che la mia propria. Però vi priego che quanto più spesso potete me ne teniate avisato. Con questa saranno lettere al R.mo Vicecancelliere del Legato d’Alemagna et di Mons. l’Arcivescovo Ursino. La S.V. vedrà il contenuto d’esse. Similmente V.S. intenderà quanto scrivo per la mia. Quella comunichi tutto con la Ex. del S.re et li dica per mia parte come hieri parlai molto lungo col Re della Ex. S. tanto amata et stimata da S. M.tà quanto mal si può exprimere in carta. La S. M.tà Madama et tutta questa corte sta in grande expectatione che la S.ra Duchessa nostra partorisca come la Regina un bel figliol maschio. Del quale il Re vuole essere ad ogni modo compare, come per l’ultima vi scrissi. Hieri di nuovo me lo replicò con parole le più amorevoli et calde del mondo replicandomi ancora, che se poi che fia nato si soprasedessi qualche mese a baptizarlo fin che S. M.tà sarà in Italia, in ogni modo verria personalmente a baptizarlo. Io in nome del S. Duca di tanta humanità et amorevolezza sua verso S. Ex. ho renduto a S. M.tà quelle maggior gratie che mi sono occorse. Raccomandandomi alla Ex. del S.or Duca, di M.na et della S.ra Duchessa, et a voi stesso.
Da S. Germano alii VII d’aprile 1519.

Fr. B. Car. S.M. in Port.

(Retro)
R.do D.no fri car.mo Dno.
Goro Gerio El. Fa.