Roma, 2 aprile 1520

A Luisa di Savoia

Madama. Me pareva gravemente pechare se io, come devoto della trinità non facevo in questi dì santi qualche parte del debito mio verso di lei, et però con la presente le fo reverentia et devotamente me li raccomando.
     Madama. Io stimo lo scrivere mio devere essere superfluo, et forse di noia ad Vostra Excellentia perchè son certo che Monsig. il Conte di Carpi con diligentia et con fede tiene del continuo avisato il Re et voi delle cose di qua et maxime della optima mente nella quale la santità di Nostro Signore persevera più che mai verso del Re et delle cose sue: tuttavolta non posso talhor fare che non scriva ancora io al medesimo, per il contento che ne piglio, et per sapere di avisare cosa grata alla Excellentia Vostra.
     Madama. De nuovo da Inghilterra è venuto aviso come lo abboccamento è del tutto concluso et stabilito, di che il Papa ha gran piacere, sperando che questa vista habbia ad causare vera et perfetta unione tra li dui Re, et per consequente la quiete de la Christianità et la sicurtà de Italia et di questa Sancta Sede, et per tucti li conti voi devete fare ogni cosa, di fermare et stabilire bene del tutto in questa vista la intelligentia con Inghilterra.
    
Madama. So che Monsign. di Carpi delle cose tochanti tra ‘l Catholico et il Re ha scritto a lungo li dì passati, però non ne dirò altro.
     Di Spagna vien pure scritto quelle cose non andare bene per il Catholico et non è alcuno che non scriva di là che in absentia di Sua Maestà potriano andare peggio. Don Joan Manuel si è fermo a fare la septimana santa a Viterbo venti leghe di qua. Vien molto adagio, et va temporeggiando per expettare forse nuove commissioni dal Suo Re.
     Madama. El Papa vole havere fino al numero di 500 homini d’arme, et ha nuovamente condotto el Signore di Piombino con ottanta homini d’arme, che saranno così per il Re come per sua Santità.
     Madama. Si è dato lo Arcivescovado di Valenza al vescovo di Liege secondo che ha voluto et scripto la Maestà Catholica, ma perchè non è di consuetudine che alcuno se non è cardinale possa tener tre chiese, si è dato Valenza al detto Liege con condizione che in termino di sei mesi et di poi ad beneplacito del Papa debba lasciare una delle tre chiese che ha. Stimasi che lascierà Ciartes.
     Madama. El Viceré di Napoli per ordine et comandamento del Suo Re va rivedendo et fortificando tutte le forteze et li luoghi importanti che sono sulla marina del Regno di Napoli: non so se è causato da suspicione o da diligentia.
     Madama. De Inghilterra sono venuti homini in Italia mandati dal Duca di Soffolc et dal marchese per comprare cavalli et per condurre a quel Re homini che sappino fare paramenti delli festivi alla Italiana, et ricercano con istantia le inventioni et li modi di diversi giochi et feste che se usano in Italia.
     Madama. Monsign. mio reverendiss. de’ Medici de quella sua indisposizione de reni sta meglio che non suole, et spero presto sia guarito. E’ tanto più affectionato al re et a Voi quanto ha più obligo con voi per la nuova Abbadia di Tornay. Trovo che sua Signoria Reverendiss. ogni dì è meglio volta al Re et alle cose sue.
     Madama. Monsign. di Baios partirà il secondo dì di Pasqua per obedire et servire al Re et a voi.
     Madama. Prego Dio che vi conceda tutto quanto quello che voi medesima desiderate.
     In Roma alli due di aprile 1520.

Vero et obbligato S.tor vostro
el Car.le de S.ta M.a in Portico.