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Roma,
25 agosto 1520
A Isabella
Gonzaga
Ancorchè
sia superflua ogni preghiera mia ove intercede la S.tà di Nostro
Signore non dimanco io nè voglio nè debbo mancar a chi io
grandemente amo et per questo è il cavaliero Cavriana per le cose
de la quale la S.tà predetta manda allo Ill.mo S. Marchese et a
Vostra Excell. m. Fabritio Peregrino suo familiare con quelle commissioni,
che lei intenderà, in che me accade sol dire a Vostra Excell. che
questa cosa del Cavaliero non potria esser più a cuore a Vostra
Excell. nè più desiderata da quella et però accerto
Vostra Excell. che il S. Marchese et lei non potriano far cosa più
grata al papa di questa, et certo ne expecta quel fine che desidera, per
la speranza datane a M.P. Bembo, quando fu lì l’anno passato.
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